Poi, senza volere, pensando di aver scritto la stessa cosa in passato, introdussi una nuova etichetta: "fattarielli", con la "i", napoletaneggiante.
Poche ore fa mi accorgo di aver usato due etichette per lo stesso tema, indistintamente.
Scopro anche che più spesso si dice una terza parola, e cioè fatterello, con la E, non con la A.
Volendo fare chiarezza, ho cercato con Google.
Cercando Fattarello, Google mi dice che forse cercavo Fatterello. Mi propone come primo risultato la definizione della parola che ho cercato stando al dizionario da cui attinge (Oxford Languages), e cioè "vedi fatterello". Stesso rimando fanno i dizionari online Garzanti Linguistica e De Mauro ed altri. I risultati, dice, sono circa 17.900. Ma questo numero trae in inganno, perché include anche i risultati con la parola fattarelli, molti dei quali parlano di gente che di cognome si chiama proprio fattarelli. Cercando fattarello -fattarelli (cioè escludendo la seconda voce al plurale) i risultati dichiarati sono circa 7.700.
Aggiungendo una i, dunque cercando Fattariello, Google, senza esordire con una definizione, mi propone i risultati per questa parola. Dice che sono circa 3.960 (a quanto pare aumentati rispetto a domenica scorsa, quando diceva 3.480).
Cercando invece Fattarello, i risultati sono 260.000. Vince decisamente Fattarello. Ok.
Diciamo dunque che questo che ho raccontato è un fattarello.
Aggiungo una terza etichetta. Con cui forse in futuro sostituirò le altre due.
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