domenica 10 aprile 2022

Ulivo e rieducazione dei bambini

Antonella mi ha chiamato per raccontarmi un fatterello che le è venuto in mente leggendo un mio post su Facebook. Cioè suo babbo, da bambino giudicato troppo vivace da suo nonno, ricevette da lui una dolorosissima frustata su un orecchio, data con una frasca di ulivo non benedetto. Non so perché abbia fatto questo collegamento mentale, dato che nel mio post io ho parlato di tutt'altro, e cioè di ulivo benedetto.

Antonella mi ha anche raccontato che, pur ritenendo la benedizione una puttanata, su richiesta di sua mamma è andata in chiesa per far benedire delle frasche d'ulivo. Mi ha scritto che è arrivata in chiesa e li avevano già spennellati di acqua santa (il prete doveva fare veloce perché doveva recarsi anche in un'altra chiesa), così ha preso delle frasche già benedette (erano disponibili per tutti, non le ha rubate) e, dice, si è risparmiata tutta la lagna.

Il mio post su Facebook era il seguente:

"Mi piace pensare che l'ulivo benedetto venisse un tempo usato per frustare i bambini cattivi che non volevano andare al catechismo".

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