giovedì 24 febbraio 2011

Dimissione, carrozzina e bugia degli scalini

Scendo dal letto, mi vesto, provo a camminare.. tutto ok, necessito solo di una stampella per sicurezza.

MA LA PRASSI E' CHE

devo farmi portare al piano di sotto in carrozzina.

- Bisogna che scenda in carrozzina. E' una nostra prassi.
- Perché?
- Perché fare gli scalini è pericoloso
- In ascensore, scendo
- Sì, ma poi giù ci sono altri scalini. Ora lei fa lo spavaldo, ma dopo casca.
(spavaldo? Ho solo chiesto perché..)

Non so se sono stato più distratto a bere questa balla o a bere l'En ieri sera.

Ho realizzato solo all'uscita che ovviamente non ci sono altri scalini per uscire, altrimenti ci si dovrebbe chiedere come fanno le persone che entrano in carrozzina ed escono in carrozzina.

Mea culpa. Anche stavolta.

Arrivo in accettazione, consegno il modulo gradimento, ed esco dopo aver pagato le calze anti-trombo. Sì, due calze. Il ginocchio operato è solo uno, ma vengono vendute a due a due, e bisogna indossarle tutt'e due.

E' la prassi.

Quante volte si sente dire 'sta frase. E la cosa interessante è che, per come le persone vengono di solito educate, si tratta di una frase che non le fa imbestialire per essere considerati dei generici anonimi: le fa calmare. Appare una giustificazione plausibile.

Personalmente non saprei cosa scegliere fra la plausibilità di "E' la prassi" e la plausibilità di una frase che mi ha detto l'infermiere quando ha versato l'En nel mio bicchiere, ma certamente quest'ultima la preferisco per l'involontaria ilarità.

"L'anestesista gradisce che lei prenda queste gocce di ansiolitico per passare la giornata più serenamente".

Se la mia degenza fosse stato un cortometraggio, certamente l'avrei inserita nel finale del trailer.

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